Una brutta storia

Una brutta storia, una storia talmente brutta da far piangere i veri Carabinieri, quelli che ogni giorno rischiano la vita per difendere il prossimo. Un incidente stradale, un evento come ne accadono ogni giorno purroppo.

Ma quello che è drammatico è pensare che un uomo che indossa un’uniforme sacra da 200 anni, decide di macchiarla prendendo una borsetta di una ragazza ferita nell’evento e poi, andando a prelevare utilizzando il bancomat, mette in tasca pochi euro. Un incidente poi, in una situazione ancora più significativa perché una giovane donna è morta mentre stava soccorrendo uno sconosciuto, quello che avrebbe dovuto fare poco dopo quell’uomo in uniforme e che ha invece pensato di fare ben altro.

Brutta storia 1Una scena talmente brutta da immaginare che a pensarla reale non diventa brutta, ma odiosa.

Grazie a quell’uomo che indossa l’uniforme dell’Arma – perché non si può chiamare Carabiniere una persona così, puoi solo dire che ne indossi l’uniforme – tutti i Carabinieri, quelli veri, quelli che non portano l’uniforme all’esterno ma la sentono dentro, saranno tacciati di malvagità, dovranno vergognarsi a girare in paese perché, purtroppo, verranno accomunati a lui.

Fortunatamente ad ogni brutta storia si associa qualcosa di bello, qualcosa che dimostra come l’Arma sappia superare certe situazioni attaccandole e vincendole e come l’Arma sappia restare nel cuore della gente proprio perché espelle chi non rispetta i valori che la contraddistinguono.

Quando la notizia dell’evento è arrivata in caserma, a Bergamo, i Carabinieri più anziani, quelli che hanno dato grande parte della loro vita all’Arma dei Carabinieri, hanno pianto per la vergogna.

A poco serve sapere che quell’uomo in uniforme è stato individuato, e denunciato dai Carabinieri o che sia stato immediatamente sospeso. Per un po’ quei Carabinieri anziani sentiranno fra la gente quella brutta storia, dovranno mostrare ancora di più la propria professionalità e la propria voglia di fare del bene alla gente per poter superare un evento che ha letteralmente shoccato.

I vari gruppi di Carabinieri sui social network ne parlano, i veri Carabinieri commentano, qualcuno va anche oltre immaginando una vendetta personale, del tutto normale da pensare quando per il poco che guadagni rischi la vita ma mai penseresti a cose simili. I veri gesti dei Carabinieri sono quelli di questi uomini e donne in uniforme che rappresentano la vera anima dell’Arma.

Una brutta storia questa, che serve però a valorizzare le belle storie, perché se le brutte storie fanno notizia quelle belle spesso non sono conosciute. E nel mentre i veri Carabinieri ringraziano Eleonora Cantamessa. La dottoressa Cantamessa.

Una risposta a “Una brutta storia”

  1. Ave a te o Maggiore Francesco morituri te salutant ! <3 (y) -_- : questo dimostra che sono sempre gli Uomini di un elevato spessore come Voi sia sul piano umano che professionale(nella vita privata e lavorativa)e come tutti gli Uomini Onesti di italia sotto tutti i punti di vista(a prescindere se sono o meno Carabinieri)che fanno la differenza in questo Pianeta equilibrato dal bene e dal male : se non ci fosse il bene non esisterebbe il male,se non ci fosse la morte non esistrebbe la vita e se non ci fosse la gioia non esisterebbe il dolore !

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