Corriamo per loro

Corriamo per loro, questo hanno detto i Carabinieri della Legione Friuli Venezia Giulia nel settembre del 2012 quando, proprio da quel Comando, è partita l’iniziativa di organizzare una maratona per i bambini del reparto oncologico dell’ospedale “Burlo” di Trieste.

Ospedale BurloSono stati due Carabinieri corridori, Giancarlo Zanier e Stefano Ambrosini, a proporre l’iniziativa ai loro comandi di Gradisca d’Isonzo e Monfalcone. Loro amavano già correre e hanno pensato di poter unire il loro dilettevole con l’utile, il proverbio visto alla rovescia per una volta. Avranno pensato: “Corriamo da soli, possiamo anche correre per gli altri” e hanno fatto bene visto che la loro iniziativa è stata sposata da tutti e ha avuto anche il patrocinio di un istituto di credito locale.

“Nel decadimento generalizzato che riguarda enti, partiti e istituzioni, l’Arma dei Carabinieri è l’unica che gode ancora di fiducia presso la gente – ha affermato Alessandro Ciriani Presidente della Provincia di Trieste– ed è una fiducia ben riposta.”

Corriamo per loroE così, quel sabato 22 settembre 2012 una delegazione di 25 Carabinieri ha dato inizio alla maratona benefica di ben 179 chilometri da Pordenone a Trieste passando per Udine, Gorizia, Gradisca e Monfalcone, queste ultime città in omaggio ai due ideatori della maratona,in due tappe, la prima conclusasi a Udine nella tarda serata e la seconda avviata la domenica mattina e conclusasi la sera intorno alle 21.00.

Ad accogliere quei Carabinieri corridori a Trieste è stato Giorgio Di Centa, campione olimpionico di sci di fondo che ha dato all’evento un ulteriore tocco di solennità.

In alcuni tratti ai Carabinieri corridori si sono aggiunti i Carabinieri motociclisti che hanno garantito la sicurezza e la viabilità della manifestazione consentendo a chi correva di poter pensare solo ad una cosa: “Corriamo per loro”.

I Carabinieri sono gente tra la gente e per la gente, questa è una frase che sentiamo spesso e che, sicuramente, deriva proprio da iniziative come queste e adesso anche noi corriamo per loro. L’iniziativa ha portato alla raccolta diretta di 3.500 euro, mentre altri fondi sono stati donati al conto aperto dalla banca che ha seguito l’evento.

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