Il diluvio

Il diluvio, non quello universale ma un vero diluvio comunque, lo ricordano bene a Genova quando quel 4 novembre del 2011 la città fu sommersa dalle acque.

La città della lanterna, del porto, del famoso triangolo industriale viene ricoperta dalle acque e quel diluvio lascerà sott’acqua sei vittime fra cui una mamma con i suoi due bambini.

Anche quel diluvio, per quanto non sia stato quello biblico, ha avuto il suo anzi i suoi Noè che al posto dell’arca hanno usato un’autoradio dei Carabinieri.

Il diluvio a Genova

Giovanni Maresca, Capo Equipaggio di una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Genova, e l’appuntato Riccardo Agretti, autista dello stesso Reparto, quando sono andati a lavorare non pensavano certo di diventare eroi silenziosi del diluvio di Genova.

Quel pomeriggio gli interventi per salvare la gente in difficoltà non si contavano, la gente era nel panico e anche chi non era in zone a rischio pensava, giustamente, ai familiari che lo erano e quindi l’intera città era completamente nel pallone.

L’autoradio dei Carabinieri, per quanto ci possa essere l’impegno di chi la guida e di chi ci lavora, deve comunque sottostare alle leggi della fisica e così anche quell’equipaggio è costretto a fermarsi. Il fiume si stava ingrossando sempre più e la pioggia non accennava a smettere.

In mezzo a quella gente presa dal panico per il diluvio che l’esondazione del fiume aveva provocato, quei due Carabinieri erano le uniche uniformi presenti ed il loro compito era quindi ben oltre i doveri istituzionali.

LA gente per strada aveva bisogno soprattutto di rassicurazioni e chi, meglio dei Carabinieri che hanno preso in mano l’Italia dalla sua nascita ai giorni nostri, poteva meglio svolgere quella funzione?

Il Brigadiere Maresca racconta coì il giorno del diluvio: ” Dalle 12 alle 14 siamo rimasti lì da soli, con mamme e bambini appena usciti da scuola, anziani che si tenevano ai pali per non essere trascinati via dalla corrente. Siamo rimasti tre ore con l’acqua alle ginocchia per farci vedere dalle persone ed essere facilmente individuabili da chi era in difficoltà”.

Il diluvioLa foto del brigadiere in mezzo ad un incrocio a Genova ha fatto il giro del mondo in quei giorni ma oggi, a distanza di due anni, chi ricorda ancora le scene di quel diluvio?

2 Risposte a “Il diluvio”

  1. Onore Rispetto & Gratitudine a tutti i Carabinieri Onesti di Italia(sotto tutti i punti di vista)che come sempre(e guardacaso non mi sbaglio quasi mai)fanno la guerra e ripeto – ” LA GUERRA ” – in tutti i sensi anche quando devono soccorrere(compresi i Vigili del Fuoco sinceramente) : ma a prescindere da tutto e da ogni cosa io mi domando una altra cosa logicamente : ma queste avversità sono soltanto il frutto di una inevitabile calamità naturale o anche del comportamento umano nei confronti della Natura e soprattutto nei confronti di se stesso ? Basta farsi questa domanda per darsi infinite risposte che soltanto nella Coscienza Umana di ognuno di noi(a cominciare dalla mia in primis)può farci razionalizzare sia sul piano Umano,Naturale,Universale che Sociale di come ci staimo comportando e del quale chi ne paga le conseguenze siamo tutti noi – ” NESSUNO ESCLUSO ” – a prescindere da chi sbaglia di più o di meno perchè nel bene e nel male siamo tutti colpevoli

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