La festa della Repubblica

La festa della Repubblica, il 2 giugno si festeggia l’anniversario della nostra Repubblica, il compleanno dell’Italia.

Quattro Carabinieri escono di casa oggi per lavorare, la loro Festa della Repubblica sarà lavorando. Vanessa, Mauro, Alfredo e Massimiliano, quattro Carabinieri che si preparano ad uscire di casa.

Vanessa oggi sfilerà per via dei Fori Imperiali, la GUS è sulla sedia, lucida, stirata, pronta per essere indossata. Sarà un onore rappresentare l’Arma dei Carabinieri alla sfilata della Festa della Repubblica. Ed eccola, pronta, ci si ritrova nel piazzale della caserma. Tutti sul pullman, è presto e per strada il traffico è assente. Il pullman blu viaggia verso il Circo Massimo da dove si parte. Eccoci, tutti pronti, si parte… Ma quanta gente per strada, quante bandiere, quanti applausi. Lei marcia fiera di quell’uniforme che rappresenta quasi 200 e attorno la gente applaude. Che soddisfazione. L’Italia la ammira, le rende onore… W l’Arma dei Carabinieri, W l’Italia…

CC 02 giugno 2Mauro e Alfredo oggi sono di pattuglia a Milano, fanno il mattino dalle 07.00 alle 13.00, la macchina è pronta, Alfredo, alla guida, e Mauro partono per il loro servizio. Subito una chiamata. Un uomo disturba gli avventori di un bar.

Eccoli, arrivano, sirene e lampeggianti e subito l’uomo inizia ad insultarli, sbirri, sbirri, picchiatemi forza. La gente osserva la scena, nessuno fa nulla. I Carabinieri sanno che se risponderanno alle provocazioni la gente sarà contro di loro. Bisogna mediare, bisogna prenderlo per sfinimento. Intanto al televisore del bar fanno vedere lo sfilamento di Roma e Mauro pensa: “Perché la gente applaude chi sta sfilando e qui mi guarda come fossi il nemico?”  “Perché appena ho alzato la voce solo per farmi rispettare da quell’uomo che stava disturbando, subito le persone mi hanno guardato come se a disturbare fossi io?”. Alfredo nel frattempo ha convinto l’uomo ad uscire, si avvicina e lo prende per un braccio ed ecco che dalla gente che guarda si leva un grido: “lasciatelo, non ha fatto niente, lo state picchiando”. Mauro riguarda la tv e pensa dove sia la gente con le bandierine che sventolano. Conosce bene la differenza fra usare la forza legittima per evitare danni alla gente che lui deve difendere e la violenza che odia più di tutti. Ecco, l’uomo è uscito, l’intervento è terminato, ma come sarebbe stato bello se le bandierine e gli applausi fossero stati anche per loro.

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Massimiliano oggi indossa l’uniforme da combattimento, è pronto per un servizio da ordine pubblico che lo vedrà impegnato tutto il giorno.

I manifestanti lo aspettano, lanciano uova, gridano, sono disoccupati che sono stati appena licenziati e vorrebbero entrare nei Palazzi. Il suo cuore di Carabiniere lo porta a cpiare quei padri di famiglia che manifestano, ma il suo giuramento è più forte. Lui non difende i Palazzi, ma quello che rappresentano per la Repubblica e a volte lo deve fare a costo della propria vita come poco tempo addietro è accaduto a Giuseppe. Non ha paura, lui rappresenta lo Stato. Lui sfila ma non per una parata, lui sfila per difendere lo Stato. Nei secoli fedele dice il motto… Fedele a chi? Alla Legge. Allo Stato. Alla Repubblica. CC 02 giugno 3

I servizi sono terminati, Vanessa, Mauro, Alfredo e Massimiliano hanno finito, possono tornare a casa dai loro figli, dal loro marito e dalle loro mogli. I Carabinieri sono persone normali, uomini e donne che hanno la famiglia e che all’abbraccio dei figli si sciolgono come neve al sole.

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La loro festa della Repubblica è stata diversa, ma il loro cuore è unito nella fiamma dell’Arma.

La Benemerita anche per questa Festa della Repubblica ha difeso lo Stato nel migliore dei modi. Auguri Italia, l’Arma è con te.

Festa della Repubblica

Una risposta a “La festa della Repubblica”

  1. e si di falsi moralisti ne pieno zeppo il mondo …alle manifestazioni tutti in coro ww i carabinieri evviva come sono belli..poi quando compiono il loro dovere come tutori della legge..tutti a dargli contro siete sbirri bastardi…siete violenti..voi abbusate della gente onesta ..ma quando maiii..i carabinieri disonesti si possono contare sulle dita delle mani..il resto sono tutti carabinieri onesti tra cui mio cognato..mio cugino etanti amici miei..sono figli..sono padri ..fratelli..sono essere umani come tutti hanno un cuore che batte sotto quella divisa..che voi non potete neanche immaginare minimamente…quanti sacrifci che fanno non ci sono feste..non ci sono recite dei loro bimbi..non ci sono compleanni dei loro cari..non ce’ la gioia di vedere i primi passi dei loro figli…abbandono della propio terra natia..abbandono dei loro cari,,avvolte anche della loro famiglia che si sono costruiti con sangue ..sudore e dolore…solo chi ha un carabiniere in famiglia ho ha la fiamma nel cuore puo’ capire i loro sacrifici…e bello dire quando muoiono in missione o in servizio sono pagati per questo …ma chi credete di essere voi che li giudicate cosi” voi siete il nulla assoluto..quindi quando vengono ricorenze come il 2 GIUGNIO non fate i falsi moralisti del cavolo..non ne hanno bisogno i miei angeli.. CARABINIERI SI ONORANO E RISPETTANO SEMPREEEEE ogni sacrosanto giorno..non solo per convenienza..angeli miei perdonate loro perche’ non sanno ne quello che fanno e ne’ quello che dicono..sono il nulla assoluto voi siete la VITA —

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