Mio padre

Mio padre era un Carabiniere, un brigadiere dei Carabinieri, si chiamava Calogero e comandava la Stazione dei Carabinieri di Agevola in provincia di Napoli.

Come tutti i bambini che hanno un genitore in divisa, anche io vedendolo vestito di nero, con la sua bella uniforme sempre impeccabile, sognavo di arruolarmi e di servire il mio Paese nella Benemerita.

Sognavo, rincorrevo il tempo e mi vedevo salutare militarmente mio padre durante la mia prima licenza. Era lui la mia guida, era lui la mia ispirazione ed io, ricalcando le sue orme, sarei stato il suo orgoglio.

Ma il destino era alle porte. Un Carabiniere ogni giorno conosce l’orario in cui esce di casa ma purtroppo non conosce quello in cui torna e se torna. Quel giorno sembrava un giorno come gli altri. Mio padre in uniforme usciva di casa per andare in ufficio. Io avevo 14 anni e ricordo benissimo che stava finendo l’estate del 1963. Era il 29 di agosto e quel giorno non avrei più rivisto mio padre.

Lui ci salutò come faceva ogni giorno con il sorriso e qualche parola di conforto. In uniforme sembrava un duro, ma era un padre modello. Un uomo modello. Un Carabiniere modello.

Quel suo amore per l’uniforme e per il suo lavoro me lo ha portato via. Un incendio improvviso in un’abitazione. Lui non poteva stare a guardare, non poteva solamente attendere i vigili del fuoco. Il suo amore per quel lavoro… Lavoro? Per quella missione che lui portava avanti quotidianamente era più forte di ogni cosa. Senza pensare alle conseguenze mio padre si lancia con coraggio nell’abitazione in fiamme. C’erano molte persone dentro quella casa e lui stava rischiando la sua vita per portarli fuori.

All’improvviso… Un rumore dal soffitto. Il solaio crollò rovinosamente e il mio sogno di salutare mio padre alla prima licenza cadde con quel solaio. Insieme a mio padre restarono intrappolati nell’abitazione anche tre civili.

L’Arma non si dimenticò di me. Venni ricoverato in un collegio per gli orfani dei Carabinieri, una sigla particolare… O.N.A.O.M.A.C… A me non diceva nulla ma Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri diventò poi la mia vita.

3370

Ho potuto vivere e studiare grazie all’ONAOMAC e quando arrivai all’età minima per arruolarmi la mia domanda fu sul tavolo dell’ufficio arruolamenti prima ancora di spegnere le candeline sulla torta.

Mi arruolai nell’Arma e anche se non ho mai potuto fare il saluto militare a mio padre alla prima licenza, ho dedicato a lui la mia carriera nell’Arma dei Carabinieri.

papà, mi sei mancato, papà, ti ho seguito, papà ti ho sentito comunque vicino ogni volta che indossavo l’uniforme.

5 Risposte a “Mio padre”

  1. E’ stata una storia bellissima,molto emozionante,diventa ancora piu’ toccante quando si parla del Padre,che per un figlio diventa un punto di riferimento,Signor Maggiore e’ stata bellissima.

  2. storia vera e dura….ma questo ultimo insegnamento del papà Carabiniere modello ha segnato per sempre in modo indelebile la vita di un figlio anche lui Carabiniere….una vita che non si è spenta invano….

    grazie sempre a tutti voi….un abbraccio grande

  3. Per me una Storia Universale Divinamente Bella che racchiude il Simbolo,il Coraggio,il Senso del Dovere,la Fedeltà & l’Estremo Sacrificio che la Filosofia dell’Arma ha tramandato a questo Carabiniere Onesto,Coraggioso & Altruista che pur di salvare una vita(a prescindere da quella che possa essere : Animale,Vegetale,umana,ecc.,ecc.,ecc.)ha Donato la Sua pur di Lanciare all’umanità un Messaggio di Speranza,di Aiuto e di Solidarietà a chi è in difficoltà ed in circostanze estreme : oltre,per di più,a tramandare a suo Figlio la stessa Energia che egli trasmetteva ! C’è poco da fare la Arma dei Carabinieri e soprattutto i Carabinieri Onesti di Italia che fanno il proprio Dovere con lo Spirito di Onestà,Altruismo,Coerenza,Giustizia,Umiltà,Fedeltà,Coraggio ed Abnegazione per me non hanno pari ! R.i.P. e che il Divino Ti abbia in Gloria nel Suo Divino Regno affinchè il Tuo Esempio possa fare da Monito a me in primis ed a tutta quella parte di umanità in secondis che a tuttora ignora,disprezza e critica negativamente i Valori Lavorativi che,col Tuo Esempio,ci hai Insegnato e ci hai trasmesso ! -_-

  4. Chi ha vissuto, purtroppo, sotto le ali dell’ONAOMAC non può dimenticare l’ARMA !!!!!

I commenti sono chiusi.