Un piccolo gesto? Si, un gesto che appare piccolo nel complesso delle attività che l’Arma svolge quotidianamente. Un semplice arresto che sarà forse presto dimenticato dai Carabinieri che lo hanno effettuato, ma che non sarà allo stesso modo dimenticato da chi ha “beneficiato” di quell’attività di polizia giudiziaria.
Un pomeriggio come tanti nella assolata Toscana dell’estate del 2013, il litorale è quello che segna il confine fra le province di Grosseto e Livorno: Follonica, la città che una turista svizzera aveva scelto per trascorrere le sue vacanze nel Bel Paese.
Una vacanza che doveva essere piena di vita, di attività sportive grazie anche a quanto offre la riviera proprio in quelle zone. La turista svizzera decide infatti di portare anche una bellissima bicicletta, una di quelle biciclette che si comprano una volta sola nella vita e che vanno letteralmente “a ruba”.
Il mare era invitante e la tentazione di lasciare la bicicletta legata ad un palo per fare il bagno era forte. Un piccolo momento di relax, un piccolo momento di separazione da quel gioiello a pedali. La turista svizzera è in spiaggia, il mare è rilassante e il piccolo periodo iniziale diventa un lungo periodo di tempo trascorso lontano dalla sua bicicletta.
Il ritorno al suo mezzo di locomozione diventa però traumatico. La bicicletta non è più legata al palo, neanche il lucchetto è rimasto. Nulla. La bicicletta è sparita. Quel piccolo momento di distrazione le è stato fatale.
Può sembrare un piccolo problema, ma per la giovane turista svizzera il danno non era solo economico ma anche e soprattutto affettivo. Dopo lo sbandamento iniziale la turista svizzera decide di recarsi a fare denuncia dai Carabinieri. Onestamente non ha molta fiducia, ma non tanto dei Carabinieri, non ha fiducia perché una bicicletta specialemente come quella appena rubata, ha un mercato illimitato ed è facile che sia stata già portata lontano.
Giunta in caserma un Carabiniere accoglie la turista che espone il suo problema con un inaspettato sorriso: “Signora, la sua bicicletta è qui in caserma, abbiamo arrestato colui che la stava rubando proprio in flagranza”.
Mai si sarebbe aspettata un così rapido intervento o meglio una così rapida soluzione ad un problema di massima piccolo ma per lei così rilevante.
Un piccolo insegnamento per tutti i Carabinieri che in ogni circostanza devono infatti sempre vedere il problema dalla parte di chi lo espone per comprenderne meglio la portata. Un piccolo gesto, un grande ricordo portato in Svizzera.