Quel Carabiniere arrivato per caso

La storia che sto per scrivere è un po’ diversa dal solito… Riguarda i Carabinieri, anzi riguarda un Carabiniere, ma in maniera indiretta.

La storia è quella di un geometra della moglie e della figlia di 13 anni. Un uomo di sani principi, un uomo che viveva per la famiglia e che insegnava alla figlia l’amore per l’uniforme, quella dei Carabinieri prima di tutto.

Una famiglia serena, dove il padre invitava la madre a prendere un caffè, prendeva l’aereo e la portava a Roma, la città eterna come eterno era il loro amore.

Purtroppo le belle storie non sempre hanno il lieto fine come le favole, o almeno così sembra. Una sera, rientrando a casa, quell’uomo così pieno di vita è per terra. Un ictus lo ha portato via dal mondo terreno.

Inutile provare  a spiegare il dramma di quelle due donne, madre e figlia, nel vedere quella scena, nel dover vivere la loro vita senza il sostegno di quell’uomo che dava tutto per loro.

La vita continua e la ragazzina diventa donna. Conosce un ragazzo, un bravo ragazzo con cui costruire una strada assieme. La mamma, che le ha fatto da sostegno, è con loro.

A questo punto vi chiederete cosa c’entra questa storia con l’Arma dei Carabinieri… Beh, il ragazzo era un Carabiniere… Un giovane Carabiniere che, sicuramente, quel padre che amava l’uniforme, amava la legalità e amava l’Arma dei Carabinieri, ha potuto indirizzare da lassù… Quell’angelo volato in cielo troppo in fretta ha saputo comunque sostenere la figlia, le ha fatto conoscere un uomo che lui stesso sarebbe stato fiero di conoscere.

E così, una sera, per caso, anche io conosco questa storia, comprendo il collegamento con le belle storie dell’Arma dei Carabinieri, comprendo che quel Carabiniere non può essere arrivato “per caso” e penso che l’Arma, quella vera, sarà sempre vicino a questa coppia.