Quel ragazzo scomparso

L’adolescenza, un periodo difficile ma in cui si vivono le prime esperienze da adulti e si iniziano a vivere anche le problematiche del proprio essere.

Marco (nome di fantasia) ha 16 anni e come può accadere a tutti a quell’età discute con i propri genitori. Non possiamo parlare di litigi, si tratta di discussioni, animate si, ma sempre discussioni.

Quella mattina di novembre Marco decide di provare una di quelle esperienze spesso viste solo nei film: scappare di casa. Dice ai genitori che sarebbe andato a scuola, ma non torna come previsto a casa dopo le lezioni.

Ragazzo scomparso a Codogno

I genitori si preoccupano immediatamente e iniziano a cercarlo, dapprima da soli e poi rivolgendosi ai Carabinieri di Codogno ove sporgono formale denuncia: “Nostro figlio di 16 anni è scomparso, siamo molto preoccupati” dicono al Comandante della Stazione che li ascolta.

Il minorenne viene cercato un po’ dappertutto, ma è proprio l’intuito del Comandante della Stazione che farà la differenza. Il Comandante, infatti, attivo sul social network Facebook con un proprio profilo, contatta gli amici di Marco alcuni dei quali da lui direttamente conosciuti in città.

La rete di Facebook è molto stringente e così quel Maresciallo riesce a contattare direttamente Marco. Non dice di essere Carabiniere ma semplicemente un adulto con un po’ di esperienza. Gli dice che gli errori dei ragazzi si risolvono in famiglia e che la mamma era disperata per il suo allontanamento. Lui era scomparso peri genitori che temevano sempre il peggio. Poco per volta, con la pazienza di un padre, visto che lo è, il maresciallo convince Marco a tornare a casa dai genitori.

Marco viene abbracciato da mamma e papà, ed a loro dice di essere tornato grazie ad un uomo conosciuto su Facebook che non conosceva, ma che lo aveva convinto a seguire quella strada. Ad aspettarlo trova anche una persona in uniforme. “Marco, sono Andrea, quello che ti ha parlato e ti ha convinto a tornare a casa”. Marco si commuove nel vederlo e abbraccia anche quell’uomo in uniforme che con lui aveva fatto il genitore e che non pensava minimamente di trovare a casa in uniforme.

La giornata non poteva terminare meglio per quel ragazzo scomparso e ritrovato, ma il maresciallo ricorda qualcosa: “Marco, sul tuo profilo ho letto che vorresti organizzare una cena con i tuoi amici a dicembre, spero di essere anche io fra gli invitati”.

Uno scomparso ritrovato grazie ad un comandante di Stazione che ha posto in essere gli strumenti della moderna tecnologia in simbiosi con lo spirito antico del Carabiniere.