Un criceto con la fiamma

Un criceto con la fiamma, perché quel criceto arriva proprio grazie ai Carabinieri di via Tolentino a Milano. Un pomeriggio di fine estate del 2000, inizi di settembre e la città che torna a risvegliarsi.Un Carabiniere di servizio in un pomeriggio milanese che sente suonare il campanello. “Qualcuno dovrà far denuncia”, pensa il Carabiniere.

Si affaccia ma non vede nessuno, anzi no, ci sono due bambini con una gabbietta in mano. Hanno si e no 7/8 anni e devono fare una denuncia. Cosa dovranno mai denunciare quei due bambini? Il Carabiniere li fa accomodare e li ascolta.

CricetoI bambini piangono, il giorno prima hanno speso dieci mila lire per comprare un criceto come segno della loro amicizia ma la mattina l’animaletto era già morto. Erano andati dal negoziante convinti di aver subito una truffa, ma quello li aveva allontanati in malo modo: “il criceto era vivo ieri, cosa ne posso sapere io di quello che gli avete fatto? Se ne volete un altro occorrono altre dieci mila lire.”

Il loro criceto era lì nella gabbietta, immobile, e loro volevano quindi denunciare il negoziante per la truffa. Da soli, senza i genitori, avevano pensato che potevano rivolgersi con assoluta fiducia ai Carabinieri consapevoli che, dopo aver subito un sopruso, ci si può rivolgere a quegli uomini in uniforme con la fiamma sul berretto.

Il Carabiniere sorride, li guarda come un padre, prende il portafoglio e consegna loro dieci mila lire. “Comprate un altro criceto, magari chiamatelo Fiamma, e se anche quello muore tornate qui che faremo qualcosa di diverso”.

Criceto 2I due bambini ringraziarono colpiti dal gesto del Carabiniere che stava regalando loro un altro criceto, lasciarono la caserma e andarono a comprare un altro amichetto e compagno di giochi.

Sono certo che anche se sono passati 13 anni da quel giorno, i due bambini lo ricorderanno ancora e magari, un giorno, racconteranno la loro storia ai figli per indirizzarli verso la sicurezza del Carabiniere in uniforme.