Un eroe

Un eroe. Quando penso alla definizione da dare sul termine eroe mi viene in mente una persona che ne incarna ogni definizione: Salvo d’Acquisto. Quel 23 settembre del 1943 l’allora Vice Brigadiere Salvo d’Acquisto offrì la sua vita per salvare quella di 22 civili rastrellati dalle SS quale rappresaglia per un fantomatico attentato nel corso del quale erano morti due soldati tedeschi.

L'eroe

La storia stessa dell’attentato presenta molte incongruenze in quanto i due soldati tedeschi morirono, verosimilmente, per un incidente nel maneggiare esplosivi durante alcuni rastrellamenti nelle zone rurali di Palidoro.

Il Vice Brigadiere Salvo d’Acquisto, che comandava la locale Stazione dei Carabinieri, aveva fin da subito indirizzato i tedeschi verso l’ipotesi di un incidente senza ottenere i risultati sperati.

L’eroe si vede proprio in quei momenti, quando Salvo, davanti ai 22 civili rastrellati dai tedeschi che avevano già dovuto scavare le loro stesse fosse, ottenne dal comandante tedesco la promessa della loro liberazione in cambio dell’attentatore per poi accusarsi egli stesso di un attentato mai posto in essere.

Fu fucilato morendo da eroe come gli stessi tedeschi ammisero il giorno dopo nel parlare con alcuni civili del posto: impassibile davanti alla morte e gridando: “Viva l’Italia” prima di morire.

Nel 1983, 40 anni dopo la sua morte,  fu avviata una causa di canonizzazione che si concluse il 25 novembre 1991. Sua Santita Giovanni Paolo II, in un discorso ai Carabinieri del 26 febbraio 2001, lo ricordò con parole tanto semplici quanto toccanti: « La storia dell’Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere la vetta della santità nell’adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio Stato. Penso, qui, al vostro collega, il vice-brigadiere Salvo D’Acquisto, medaglia d’oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione. »

Dopo 60 anni, proprio nello stesso punto in cui fu fucilato Salvo, un gesto simbolico ha caratterizzato una bellissima cerimonia in sua memoria.

Il ricordo dell'eroe
La stretta di mano

Una stretta di mano e un abbraccio fra il brigadiere dei Carabinieri Giovanni Capuano e il maresciallo dell’Esercito tedesco Daniel Strauss.

Numerose le autorità italiane e tedesche presenti alla commemorazione di un eroe con la nipote di Salvo che al termine ha letto la motivazione della medaglia d’oro a lui concessa: “«Esempio luminoso d’altruismo spinto fino alla suprema rinunzia della vita… Non esitava a dichiararsi unico responsabile d’un presunto attentato. Affrontava così da solo impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di puro eroismo nella storia gloriosa dell’Arma».

 

Una risposta a “Un eroe”

  1. Il Vice Brigadiere dei Carabinieri M.O.V.M. Salvo D’Acquisto rimarrà per sempre nella Storia dell’Umanità,oltre che in quella del Corpo della Arma dei Carabinieri e la sua Energia oltre ad essere un Monito ed un Simbolo per la Arma stessa lo sarà per sempre per tutti gli Uomini Onesti della Terra passati,presenti e soprattutto futuri,a prescindere se sono Carabinieri o meno,che con Onestà,Perseveranza,Altruismo,Eroismo,Coerenza ed Abnegazione hanno sempre fatto il proprio Dovere al solo fine di tutelare lo Spirito e la incolumità Sociale della patria e non ad altro !

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