Un forte abbraccio

Un forte abbraccioQuell’abbraccio non potrò mai dimenticarlo, il calore di quella braccia mi hanno fatto sentire protetta. Iniziamo per una volta dalla fine, dall’abbraccio di un Carabiniere ad una bambina prima di capire da dove nasce.

Siamo fra la fine degli anni 60 e gli inizi degli anni 70, anni di contestazione e rivoluzione, anni che hanno trasformato l’Italia, ma non solo l’Italia. Una bambina, che chiameremo Silvia, come ogni giorno percorre la breve strada che la separa da casa. Civitavecchia è bella al mattino, si sente l’odore del mare anche nelle strade e andare a scuola diventavaogni giorno un’avventura. Ogni mattina si passava anche davanti alla caserma dei Carabinieri dando una sbirciata per vedere cosa accadeva dentro.

Quel giorno però quella bambina decide di deviare dal proprio rituale percorso. La voglia di andare a trovare una compagna di scuola fa dimenticare la strada, fa trascorrere il tempo senza neanche rendersene conto.

L’amica è una bambina semplice, figlia  di pescatori, una bambina non sempre apprezzata dai compagni proprio per le sue umili origine che lascia trasparire da un odore di pesce. A Silvia quell’odore piace, perché le piace il mare, ma agli altri compagni di scuola quell’odore è il motivo per cui quella bambina viene costantemente isolata.

L'abbraccio a scuolaLe due bambine si ritrovano insieme a giocare, sono felici, non pensano ad altro se non al loro divertimento. Il tempo scorre sereno e quella giornata di scuola seguita dal gioco con l’amica sembra non finire mai. Il tempo continua a passare senza tregua quando si sente qualcuno bussare alla porta.

La mamma dell’amica di Silvia va ad aprire e davanti a lei un Carabiniere, berretto con fiamma splendente, bandoliera e pantaloni con banda rossa in evidenza. La povera donna rimane colpita per un istante. “Cosa vogliono i Carabinieri a casa mia?”. Poi una domanda: ” Quella bambina è Silvia?” “la stiamo cercando da stamattina”. Dopo la conferma arriva l’abbraccio. Quel Carabiniere abbraccia forte la bambina, un abbraccio sentito, prova tangibile dello spirito con cui aveva fatto quella ricerca.

Adesso Silvia torna a casa con lui, con lui e con quell’abbraccio che lo ha contraddistinto. Nel tragitto si sente ancor più sicura e quell’esperienza è ancora viva nei ricordi di quella bambina diventata grande ma ancora memore dell’abbraccio e del suo Carabiniere.