Un sostegno per camminare

Perdere il proprio sostegno, perdere quel sostegno che ti aiuta a camminare, che ti aiuta a vivere la tua giornata in modo quanto più normale possibile. Quel sostegno che a 88 anni diventa il sostegno per la stessa vita.

Una signora di 88 anni che esce di casa, da sola, vuole continuare a fare le cose in modo normale e il suo sostegno è un carrellino deambulatore, uno di quei carrellini su cui chi ha problemi di mobilità può appoggiarsi e mantenere una discreta capacità di movimento per non dover dipendere dagli altri, una condizione che agli anziani risulta difficile da accettare.

La donna va in banca, pian piano, appoggiata al suo sostegno, arriva davanti alla sua filiale dove però non può entrare con quel deambulatore. Nella bussola del metal detector  non ci entra. La donna, in piena fiducia, lascia il suo sostegno davanti alla banca ed entra per sbrigare le proprie commissioni.

Quando, dopo aver ultimato le proprie commissioni, è uscita ha avuto una triste ed amara sospresa: il suo sostegno non c’era più, qualcuno aveva rubato persino quello. Facile immaginare cosa possa pensare una donna di 88 anni che si ritrova improvvisamente da sola, lontana da casa e senza quell’aiuto che le permetteva di tornare a casa. Lo sconforto la assale rapidamente. Una chiamata al 112 per chiamare i Carabinieri e segnalare quanto accaduto. La pattuglia arriva sul posto, verifica quanto accaduto e come prima cosa accompagnano la signora a casa. Per quell’occasione il sostegno è arrivato da una pattuglia di Carabinieri.

Il sostegno e l’aiuto dato a quella donna è stato magari temporaneo e limitato ad una circostanza particolare, ma non è solo il gesto di aver accompagnato la signora a casa, compito che comunque non rientra fra quelli delle forze di polizia, ma il sostegno morale che è stato dato ad una donna che con quel furto non ha perso un valore, ma la sua stessa mobilità.