Una lunga chiacchierata

Una lunga chiacchierata per aiutare un ragazzino di 13 anni che era scappato, una lunga chiacchierata per poterlo aiutare. In un paese d’Italia arriva una chiamata all’utenza di emergenza 112. Un bambino, dopo il colloquio che la madre ha avuto con gli insegnanti a scuola, è scappato correndo via proprio dall’istituto scolastico.

Le pattuglie iniziano a cercarlo, in mezzo ai campi, nei pressi delle stazioni ferroviarie, da amici e conoscenti, ma di quel ragazzo nessuna traccia. Nulla. Poi un bagliore, un ragazzo simile a quello descritto viene segnalato in mezzo ad un campo, seduto e pensieroso.

Chiacchierata con ragazzoI Carabinieri lo raggiungono ed iniziano una chiacchierata con lui, ma il ragazzino non parla, non risponde e si allontana sempre verso l’interno del campo.Minaccia di farsi del male se viene portato via con la forza, ma nessuno ha intenzione di farlo.

Arriva sul posto anche il Comandante della Compagnia, vede il ragazzino, chiede ai propri collaboratori maggiori notizie sulla sua storia e poi lo raggiunge fra i campi. In uniforme si siede per terra, fra la terra, accanto a lui. Il ragazzino si gira dall’altro lato e si comporta come se quell’uomo non esistesse. Il capitano inizia una lunga chiacchierata, all’inizio da solo, per mezz’ora almeno quel capitano parla nel vuoto. Quel ragazzo non lo ascolta, non lo guarda. Poi all’improvviso un bagliore. Uno sguardo di fiducia lanciato cercando di non farsi notare verso quel capitano. Il capitano che sottolinea come non lo lascerà comunque lì a rischiare e quindi è bene per tutti che la chiacchierata diventi reciproca.

carabinieri-300x225Finalmente così è… Quella chiacchierata diventa bivalente. Il ragazzo spiega che non vuole deludere la famiglia ma che, siccome sarà bocciato, li deluderà. Il capitano spiega al ragazzo che i genitori potranno anche restare delusi ma preferiscono sicuramente avere il loro figlio vicino che non averlo. La consapevolezza che l’amore dei genitori vada oltre una bocciatura, vada oltre una delusione e vada oltre ogni cosa. Un abbraccio col capitano rompe il gelo. Adesso lui si convince a salire in macchina con lui, viene accompagnato a casa dalla madre. Un altro abbraccio e la promessa alla mamma che l’anno successivo l’impegno scolastico sarebbe stato maggiore.

Una chiacchierata col capitano lo aveva cambiato? Forse si forse no, ma aveva certamente fatto capire in quel momento quali sono le priorità della vita.

Qualche giorno dopo una trelefonata arriva in caserma… Il padre di quel ragazzo chiama il capitano, lo ringrazia, piange al telefono e anche per lui una chiacchierata liberatoria per dissipare il dubbio che l’amore per il figlio superi ogni cosa.

Una chiacchierata di un Carabiniere che ha saputo andare, ancora una volta, ben oltre i propri doveri istituzionali.