Per mano

Sono le 07.00 di una normale mattinata estiva, una mattinata di lavoro a pattugliare le strade di Lodi. Il comando provinciale è alle porte della città, una grande caserma da poco tinteggiata con lo stemma dell’Arma in evidenza.

Il turno della pattuglia dell’Aliquota Radiomobile inizia proprio alle 07.00 per dare il cambio ai colleghi che hanno appena terminato il servizio di notte. Si esce e si inizia il lavoro. La giornata è comunque lavorativa quindi in giro ci sono molte persone e tanti veicoli anche se, in assenza della scuola, il traffico non è letale.

La mattinata scorre tranquilla fin quando l’autista non sceglie di imboccare le vie del centro. Tante le persone a piedi che passano da Piazza della Vittoria. Una breve sosta in piazza e poi si riparte.

Piazzadella Vittoria

Ma è proprio durante la sosta che accade qualcosa che non ti aspetti quando al mattino esci in servizio. Vedi un bambino, da solo, sperduto nella grande piazza che cammina guardandosi attorno.

Lo guardi e capisci che si è smarrito. Avrà 5/6 anni al massimo. Non sembra impaurito, ma non ha ben chiaro cosa gli succeda attorno. Il Carabiniere osserva bene quel bambino. Aspetta di capire se un familiare o comunque un altro adulto si avvicinerà al bambino per portarlo via. Ma nulla accade. E nel frattempo è il bambino che va incontro ai Carabinieri.

Sarà il fascino della divisa, sarà quell’amore verso le macchine con sirene e lampeggianti che tutti i bambini di quell’età (ma anche dopo quell’età) hanno ed ecco che il bambino, straniero, si avvicina proprio ai Carabinieri.

Il Carabiniere lo guarda e si avvicina al piccolo smarrito. Non parla bene l’italiano ma il Carabiniere conosce una parola pressoché universale: mamma.

E così dicendogli:”Andiamo dalla mamma?”, il bambino prende per mano il Carabiniere… Si è il bambino che prende per mano quell’uomo in uniforme. E piano piano, a piedi stringendo forte quella manona mentre la macchina con le luci li segue a distanza, ritrova la propria mamma.

La mamma nel frattempo era spaventata, agitata e preoccupata. Un abbraccio al piccolo, Un grazie ai Carabinieri e la promessa di un giro anche sulla macchina, ma con la mamma vicino la prossima volta.

E quel Carabiniere, magari padre, metterà questa giornata nel conto delle giornate più belle della sua vita lavorativa.

Auto

Una risposta a “Per mano”

  1. I Carabinieri Onesti,Altruisti,Umili,Perseveranti,Coraggiosi,Fedeli e carichi di Abnegazione ? La Speranza e la Salvezza di un Italia distrutta che ci danno ancora la Forza e la Speranza di credere che in questo Paese non tutto è perduto by Dany ! Ave a Te o Maggiore Francesco – ” E = m c 2 ” – morituri Te salutant <3 (y) -_- e Grazie sempre con tutte queste Storie Bellissime dell'Arma che non hanno mai finito e mai finiranno di regalarci delle Bellissime Emozioni !

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