Giorno di ordinaria follia

Un giorno di ordinaria follia! Il titolo di un film che rappresenta in un breve riassunto il tema di una storia nata “per caso” a Romando di Lombardia, in provincia di Bergamo.

Un giorno normale all’inizio, un giorno che scorre serenamente fin quando un uomo con un fucile a pompa, due pistole, munizioni e un coltello decide di entrare all’interno dell’Ufficio di Equitalia. La causa scatenante di quel giorno fu l’ennesima cartella esattoriale che andava ad assommarsi alle altre, in un vortice di debiti in cui quell’uomo non riusciva a trovare una via d’uscita.

Poco importano le cause dei debiti, quel giorno quell’uomo era armato e teneva sotto sequestro ben cinque dipendenti di Equitalia pronto a suicidarsi forse, ma pronto anche a fare fuoco verso coloro che riteneva causa dei propri mali.

I primi ad arrivare, quel giorno come ogni giorno, sono stati i Carabinieri della locale Stazione che, rappresenta il baluardo dello Stato in ogni parte del nostro stivale. A bordo il Brigadiere Roberto LORINI con i suoi 28 anni di servizio e un’esperienza maturata “sul campo”.

I primi a rispondere alla chiamata di emergenza sono, come ogni giorno, i Carabinieri della locale Stazione. Poco dopo la zona diventa un’area militarizzata con persone in uniforme armate fino ai denti. Sul posto arrivano anche i Carabinieri del Gruppo di Intervento Speciale (GIS) con squadre operative ed un nucleo di negoziatori specializzati nel trattare nei casi di ostaggi.

Ma l’esperienza maturata sul campo ha avuto la meglio sulla preparazione del nuclo di negoziatori e il brigadiere si offre incoscientemente, come ammesso da lui stesso, per sostituirsi agli ostaggi. Un po’ come nei film americani in cui il poliziotto si offre per salvare gli ostaggi, il Brigadiere LORINI si offre sul serio superando ogni scenografia.

Quando si è offerto non credeva neanche di essere preso in considerazione e così, quando inaspettatamente quell’uomo armato acconsente, il briagadiere si rende conto della situazione e comprende che, nonostante la giusta paura, non può tirarsi indietro. Lui entra e quattro dei cinque ostaggi vengono liberati. In questa fase è facile notare l’accostamento ad un altro brigadiere famoso: Salvo d’Acquisto, che si immolò per salvare la vita dei civili accusando di colpe non sue.

Il Brigadiere LORINIIl brigadiere improvvisa e lo fa bene proprio grazie alla sue decennale esperienza. Quel giorno tutto poteva immaginare tranne di sostituirsi alle “teste di cuoio” per negoziare la libreazione di ostaggi. Quel giorno lui doveva tornare a casa dalla moglie altrimenti in caso di ritardo si sarebbe arrabbiata. E proprio questo dice all’uomo armato arrivando persino a chiamare la consorte al telefono, lei che non sapeva nulla della vicenda si ritrova, in un giorno qualunque, a parlare col marito ostaggio di un uomo armato.

Anche questa, talvolta, è la vita della moglie di un Carabiniere. Con la pazienza di un uomo che di esperienza ne ha da vendere alla fine anche l’ultimo ostaggio viene liberato. L’uomo armato si arrende e quel brigadiere anonimo diventa un eroe, perché di un eroe si tratta.

Un giorno di ordinaria folliaQuel giorno finisce così, con l’uomo portato via dai colleghi e il brigadiere ancora incredulo per quanto aveva appena fatto. Ma le sorprese non finiscono qui perché proprio qualche giorno dopo il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri lo contatta mentre sta cenando a casa con la propria famiglia. Anche quel giorno per lui, dopo una vita passata nell’Arma dei Carabinieri, resterà scolpito nella mente per i complimenti riecevuti dal Generale GALLITELLI.

Per quel giorno speciale, il 3 maggio del 2012, il brigadiere ha ricevuto, in appena 27 giorni, la medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: Con eccezionale coraggio e generoso slancio, non esitava ad affrontare un uomo in evidente stato di agitazione che, all’interno di un’agenzia delle entrate, dopo aver esploso un colpo di fucile, teneva sotto la minaccia delle armi cinque dipendenti. Offertosi in ostaggio in luogo dei civili, dopo un’estenuante opera di convincimento, riusciva ad ottenere dapprima il rilascio di quattro impiegati e successivamente, al termine di un’ulteriore attività negoziale, induceva l’uomo a rilasciare l’ultimo ostaggio e, quindi, alla definitiva resa. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere. 3 maggio 2012 – Romano di Lombardia (BG).

Un eroe dei giorni nostri.

Un giorno speciale

Una risposta a “Giorno di ordinaria follia”

  1. Una delle Storie Divinamente Belle Tenente Colonnello Francesco – ” E = m c 2 ” – ,come tutte quelle che avete scritto in passato in questo blog di Internet di Belle Storie d’Arma per carità,che tra tutte quelle che ho letto non ho mai avuto modo di commentare perchè a suo tempo non ci ho mai fatto caso ! Cosa posso dire ? Onore all’Arma dei Carabinieri come sempre ed a tutti i Carabinieri Onesti,Umili,Altruisti,Perseveranti,Professionali e con il Buon Senso che,mettendo a rischio la propria vita quotidianamente riescono,il più delle volte,a risollevare delle situazioni a dir poco difficili a causa delle irresponsabilità e delle emotività altrui che non voglio affatto Giudicare ! E come dice il verso ebraico del Talmud – ” CHIUNQUE SALVA UNA VITA SALVA IL MONDO INTERO ” – ! Insieme a quello che dice il Vice Brigadiere dei Carabinieri M.O.V.M.Salvo D’Acquisto – ” SE MUOIO PER ALTRI CENTO RINASCO ALTRE CENTO VOLTE : DIO E’ CON ME ED IO NON HO PAURA ” – ! Grazie per questa Bellissima Storia Tenente Colonnello Francesco – ” E = m c 2 ” – che con Amore,Passione,Umiltà,Professionalità & Dedizione ci avete fatto conoscere e Vi Onora : insieme a tutti Coloro che credono ancora in determinati Valori by Dany 🙂

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