Il giorno del ricordo

Il giorno del ricordo, il giorno in cui le Forze Armate festeggiano la loro festa nel ricordo della data in cui, nel 1918, finì la prima guerra mondiale. Un giorno all’anno per ricordare il personale delle Forze Armate, per ricordare i loro caduti e per garantire il loro ricordo.

Un solo giorno che, un tempo, era una vera festrività nazionale che, dal 1976, divenne una festività mobile e perse pian piano di valore. Le Forze Armate diventarono sempre meno rillevanti per il Paese ed il loro ricordo, la loro festa non era poi così importante.

Il giorno del ricordo

La storia di stasera è il ricordo di due episodi che danno un po’ il senso di questa giornata delle Forze Armate.

Il primo ricordo va ad un episodio di pochi giorni fa a Roma, in zona Prati, dove una pattuglia di Carabinieri in abiti civili rincorre per un lungo tratto di strada due borseggiatore. Uno dei due viene raggiunto non senza fatica dei Carabinieri che devono correre cercando, fra l’altro, di non fare del male a nessuno, di non farsi del male e di non fare del male alla persona che inseguono.

Un episodio come questo si dovrebbe concludere con un lungo applauso della gente per l’impegno che i Carabinieri hanno messo in quell’inseguimento, quell’applauso sarebbe dovuto essere il ricordo migliore di quella giornata. Invece no, il ricordo di quella giornata sarà la gente che supporta l’arrestato e che, in qualche modo, denigra l’operato stesso dei Carabinieri. Non una, ma più persone comuni che vedono l’arresto come una cosa sbagliata in un mondo che forse va al contrario.

Ecco perché il giorno del ricordo delle Forze Armate, di cui fanno parte i Carabinieri, ha un sapore particolare in un’altra parte dell’Italia: Rimini.

Il giorno del ricordo 2A Rimini, ogni anno, per la festa delle Forze Armate un negozio di abbigliamento allestisce la propria vetrina in omaggio all’Arma dei Carabinieri per sottolineare la loro importanza e ringraziarli per il loro operato. Ecco, un ricordo che, anche per un solo giorno, può dare veramente la carica a chi, quest’anno, festeggia, ma festeggia in attesa di una sentenza della Corte Costituzionale che si pronuncerà sul blocco stipendiale dei dipendenti pubblici. Un giorno di ricordo. Ma che non sia il semplice ricordo di un giorno.