Ho bisogno del suo aiuto

Ho bisogno del suo aiuto. Chissà quante volte un Carabiniere ha sentito parole simili. Ho bisogno del suo aiuto per un furto che ho subito, per avere un’informazione, per ottenere un intervento dell’Arma. Chissà quante richieste di aiuto ricevono ogni giorno gli operatori delle centrali operative che rispondono al numero di pronto intervento 112. Richieste di aiuto che nascondono spesso disagio più che la necessità di un intervento delle forze di polizia.

Una giornata come tante, un servizio come tanti, un appuntato ed un carabiniere scelto che si recano a fare una semplice notifica a casa di un anziano. La parte burocratica finisce in breve tempo, ma lo sguardo di quell’anziano signore era particolare. Guardava i Carabinieri quasi intimorito, sembrava dovesse dire loro qualcosa ma era visibilmente frenato. Un forte respiro e finalmente le parole tanto pensate escono dalla bocca: “Ho bisogno del vostro aiuto”.

Con queste parole e uno sguardo che lasciava trasparire quasi vergogna nel dover chiedere aiuto ai Carabinieri quell’uomo era riuscito a mettere da parte il proprio orgoglio e anche un po’ la dignità.

Subito l’appuntato sentendosi chiamato chiede di quale aiuto abbia bisogno l’anziano e lui, ancora con un sospiro sapendo che quella richiesta gli costa comunque molto risponde:” Sà sono solo, mia moglie è morta 15 anni fà, mio figlio è in Australia e non lo vedo da 8 anni, la mia unica compagnia è la televisione, ieri mi si è rotto quell’affare… (il decoder) e non ho modo di andare in città a comprarne uno, se le dò i soldi avrebbe la gentilezza di comprarmelo?”.

Che cosa rispondere ad una tale richiesta di aiuto? Non è previsto? Non rientra fra i miei compiti? No. Quei due Carabinieri sono andati a comprare il decoder, lo hanno portato a casa dell’anziano e oltre all’aquisto si sono occupati anche del montaggio e della verifica tecnica. Un aiuto, se viene dato, non può che essere completo.