Il sogno mancato

Una ragazza solare, sempre sorridente, sognava da bambina di fare il Carabiniere, ma ancora le donne nei Carabinieri non esistevano. Il suo sogno era indossare però quella divisa quando ha lasciato la Puglia per raggiungere Roma laureandosi in psicologia.

Nel 2005, finalmente, il concorso vincente nell’Arma dei Carabinieri e quel sogno che sembra ormai realizzato: Filomena, da tutti chiamata Milena, sarà un maresciallo dei Carabinieri.

MilenaMilena non immagina cosa le nasconde la vita. La sua storia con Marcello non va molto bene e lei ha deciso di lasciarlo. Finalmente ha preso quella decisione, decisione sicuramente sofferta ma ragionata.

Come accade troppo spesso lui non accetta questa decisione, comprensibile quando si è innamorati non voler perdere la donna che ami, drammatico pensare che la donna che hai amato (sempre che a questo punto si possa definire amore quel sentimento) sia una tua proprietà. Lui la tormenta di telefonate, vuole incontrarla per chiarire, per farsi perdonare. Lei riesce a tenerlo lontano, la scuola marescialli è un luogo in cui stare al sicuro.

Purtroppo, nonostante tutto, Milena decide di dare quell’ultimo saluto a Marcello, pur decisa a non riprendere la storia. Purtroppo perché troppo spesso l’ultimo saluto si è poi trasformato in tragedia.

Milena informa il suo superiore, il tenente che comanda il plotone, della situazione. Lui le suggerisce di non andare ma lei è tranquilla. Quell’uomo che lei ha amato non può farle del male.

Lo incontra, inizia subito a litigare. Fortunatamente il tenente ha deciso di accompagnarla a quell’incontro.

Marcello la guarda, il suo sogno di riprendere la storia è ormai cessato e quel sogno sta per diventare l’incubo di Milena. “O mia o mai di nessun altro” le grida Marcello e le spara un colpo di pistola. Milena cade a terra, si ripara dalla pistola e implora di non essere ammazzata. Lui spara una seconda volta, una terza. Quattro colpi in tutto. Una voce in lontananza, un grido: “Fermo, Carabinieri, butta la pistola”. Il tenente era intervenuto per difendere l’allieva Maresciallo. Marcello lo guarda, punta verso di lui la pistola ma viene colpito al torace dal tenente.

L’ufficiale prende la mano della sua allieva, la stringe, chiama i soccorsi, quei momenti sembrano eterni. Lei non coronerà più il suo sogno. La sedia a rotelle le impedirà di indossare l’uniforme dei Carabinieri.

Sogno mancato - sogno realizzato

Marcello verrà condannato ad appena 11 anni e otto mesi di reclusione, tre dei quali cancellati dall’indulto. Milena sarà condannata alla pena eterna.

Il tenente che l’ha salvata, però, è ancora con lei, adesso è suo marito e la coccola come prima non poteva fare. Nonostante tutto Milena ha coronato almeno un sogno: quello di avere dei figli. Oggi Milena è madre di due gemellini.

Un sogno spezzato, un amore nato e due gemelli che ne sono il frutto. Un destino tragico ma comunque di speranza per quante sono vittime di stalking.

Il suo racconto in questo video: http://youtu.be/C3jCLKQQPNs

3 Risposte a “Il sogno mancato”

    1. Conosco Filomena,e conosco la sua terribile storia.
      Di lei sò quanto hà pianto per non essere riuscita a indossare la divisa di Carabiniere.
      Hà la grande fortuna di avere accanto a sè un marito premuroso Peter e due splendidi gemellini Gabriel e Samuel.
      A lei và tutto il mio affetto, a lei che nonostante i mesi per recuperare le ferite del suo corpo e non solo, và il mio più sincero augurio di felicità.
      Ti voglio bene amica mia, Dio ti ingrazio per aver risparmiato la vita a una donna cosi meravigliosa <3

  1. Se veramente il suo ex fidanzato(Marcello)la avesse amata a dir poco – ” VERAMENTE ” – a Milena la avrebbe lasciata fare quello che Lei desiderava fare da anni,che poi altro non è stato altro che il Coronamento del suo sogno per tutta la vita,ossia quello di Indossare la Divisa della – ” ARMA DEI CARABINIERI ” – per aiutare questa società,e soprattutto gli anelli deboli della catena sociale,proprio dalle ingiustizie civili ! Evidentemente il suo(quello di Marcello)era un amore malato,oppure dal mio punto di vista un amore tutto a modo suo,imperversato dalla gelosia e ripeto dalla – ” GELOSIA ” – che non è altro che una forma di possessione,di egoismo e soprattutto di insicurezza nel modo di amare e di dare affetto agli altri ! Morale della favola ? La sua battaglia Milena già la ha vinta e non da oggi : colui che ha perso invece ossia Marcello(credendosi di aver vinto a questo punto dopo tutto quello che ha fatto)ancora non si è reso conto come tantissimi esseri umani che per Natura e ripeto – ” PER NATURA ” – prima o poi tutto torna anche dopo 100 anni puntuale come la morte !

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