Lo affido a voi

Per una coppia felice un figlio rappresenta il coronamento di un sogno, il raggiungimento completo di quella sensazione di famiglia che il pianto di un bambino fa diventare tale. Non credo ci siano parole sufficienti per esprimere l’amore che un genitore che possa definirsi tale possa avere nei confronti di un figlio.

Ci sono però situazioni e circostanze in cui anche se con la tragedia nel cuore questo figlio non puoi tenerlo. Le circostanze possono essere svariate, ma senza dubbio, in questo periodo storico caratterizzato da una crisi economica che ha colpito molto le famiglie, uno degli aspetti che può pesare è proprio quello economico.

Una donna, una mamma, una moglie di 40 anni, sposata con un uomo che i Carabinieri conoscono bene. Lo hanno arrestato varie volte per reati connessi con gli stupefacenti. Chissà quante volte quella donna ha aperto la porta ai Carabinieri che venivano a controllare il marito o a fare una perqusizione nella loro abitazione.

Carabinieri con bambinoProbabilmente, nonostante le circostanze non siano mai state delle più felici, quella mamma aveva comunque compreso che i Carabinieri erano le persone giuste e le persone ideali per compiere un gesto che in cuor suo mai avrebbe voluto fare.

Nella loro storia i Carabinieri di situazioni simili ne hanno vissute tante ma la storia è qualcosa che si legge in un libro o in un racconto di giornale. Ma quando poi la storia ti si pone di fronte diventa difficile compernedere che la realtà bussa proprio alla porta della tua caserma.

Quel pomeriggio la mamma si presenta presso una Stazione dei Carabinieri, suona e il militare di servizio, compie il gesto di rito. Apre la porta e chiede alla signora di cosa avesse bisogno. La donna è agitata, a fatica riesce a parlare. Poche sono le parole:” Non posso tenerlo, non posso tenerlo, lo affido a voi”.

Il Carabiniere nota quindi un bambino piccolo in braccio alla donna, un bambino che poi si verificherà ha appena sei mesi. Inutile provare a convincere la madre di non lasciare il figlio e che ci sarebbe stato comunque un aiuto, un interessamento dell’Arma per risolvere la situazione di disagio in cui versava. La donna era convinta e decisa, per quanto soffrisse per quel che stava facendo. Il bambino doveva restare in caserrma.

E così i Carabinieri hanno contattato il Tribunale per i Minorenni e per un po’ si sono prodigati a fare quello che molti di loro già fanno a casa, altri faranno e altri hanno fatto… Il papà.

Fare il padre in una caserma è un ricordo che io stesso ho provato con un ragazzino marocchino lasciato ai Carabinieri e che, quindi, non posso descrivere se non con un’emozione immensa.

Il bambino è stato poi accompagnato presso una struttura protetta e sarà dichiarato verosimilmente adottabile, ma di quanto accaduto resta la consapevolezza che anche se sei la moglie di una persona che ha avuto a che fare con i Carabinieri per fatti poco piacevoli, pensi comunque che l’Arma sia dalla tua parte e possa prendersi cura della cosa più bella che la vita ci possa donare.

2 Risposte a “Lo affido a voi”

  1. Da premettere che solo il Divino deve Giudicare a 360 ° e nessun altro e ripeto – ” NESSUN ALTRO ” – a cominciare da me in primis ma ci sono dei genitori che sono genitori ma che – ” DI FATTO ” – non lo sanno fare affatto ! E quando non si è in grado di assumersi le proprie responsabilità presenti e future(salvo incidenti ed eventi di causa di forza maggiore che si ripercuotono inevitabilmente)verso un’altra vita,con tutto il Rispetto per i problemi personali(a prescindere da quelli che possano essere)che può avere un genitore,ebbene i Figli non farli proprio perchè i Figli non chiedono di venire al mondo ma una volta che vengono,come mi dice sempre e come mi ha Insegnato sempre un Uomo Grandissimo che si chiama Vincenzo Cerciello,ci vogliono – ” CUORE,TESTA & PALLE ” – ! Da premettere che sono solidale sia con i problemi della moglie,sia con i problemi del marito,e sia della loro condizione reciproca che lascio Giudicare solo a Dio a 360 °,ma una cosa è certa però che la vera vittima di tutto questo caso è una sola – ” IL BAMBINO ” – che nel Bene e nel Male(perchè per un Angelo non avere più accanto a se i Genitori è una delle esperienze più brutte che possano accadere : se non la più brutta)se Dio vuole ha trovato chi al momento può prendersi cura di Lui – ” I CARABINIERI ONESTI ” – Onore a Voi e che il Divino Vi benedica affinchè questo Tempo di permanenza e di accudimento della Arma dei Carabinieri,verso questo Angelo,possa cicatrizzare nel Tempo le ferite ed i i problemi personali di questa famiglia ! Grazie Maggiore Francesco – ” E = m c 2 ” – che come sempre con queste Storie Bellissime,nel Bene e nel Male,non finite mai di emozionarci 🙂 (y)

  2. ……da una parte soddisfazione per il riconoscimento che perfino la.moglie di un pregiudicato da ai Carabinieri. …dall’altra parte un disastro…essere costretti dalle circostanze nella fattispecie pestifere a separarsi dal proprio figlio….dal proprio sangue….da mamma io ci morirei. ….grazie CC. …sempre…

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