Porte aperte

Non accade spesso di trovare le “porte aperte” in una caserma dei Carabinieri, di poterla visitare e di poter parlare con loro. Non accade spesso ma può accadere, come accaduto il 21 settembre del 2008 a Seregno.

Le porte della caserma dei Carabinieri si sono aperte per cinquanta bambini del reparto oncologico dell’ospedale di Monza che, grazie all’assistenza della fondazione “Magica Cleme” che dal 2004 si occupa proprio dei bambini malati di leucemia e e tumore, hanno potuto visitare la Compagnia Carabinieri di Seregno.

Carabinieri+Albiate08Un clima di festa e di gioia che ha coinvolto tanto i bambini quanto i Carabinieri che, vicini a chi soffre, hanno organizzato l’evento grazie all’iniziativa del Comandante di Compagnia.

I bambini si sono soffermati con particolare attenzione alle stanze segrete dove vengono portati “i cattivi”, stanze che destano sempre particolare attenzione per i più piccoli. La visita interna è proseguita con la centrale operativa e gli altri uffici e in ognuno i bambini hanno trovato il sorriso di un Carabiniere ad accoglierli.

Ma la loro attenzione è stata particolarmente destata da un rumore distante quando sono usciti in giardino. Pian piano che quel rumore sembrava più vicino all’orizzonte appariva qualcosa. A sorpresa, infatti, un elicottero dei Carabinieri proveniente da Orio al Serio è atterrato in caserma mentre i bambini guardavano a bocca aperta quello che, forse, anche tanti adulti sarebbero curiosi di vedere.

Carabinieri+Albiate07L’elicottero è stato sicuramente una delle principali attrattive della visita, ma anche i giri sulle macchine dei Carabinieri all’interno dello stabile sono stati molto apprezzati dai bambini e per qualche ora le sirene e i lampeggianti non hanno rappresentato un’emergenza, ma un momento di gioia e festeggiamento per tutti.

Certo la malattia di quei bambini non sarà passata, ma per un giorno hanno dimenticato di averla e sono stati solo bambini come tutti gli altri, anzi no, diversi, perché mica tutti i bambini possono fare quello che hanno fatto loro in quella giornata con le porte aperrte.