Una nuova vita

In questi momenti di crisi economica, di posti di lavoro che si perdono, di persone che vengono licenziate o che scoprono al mattino che la propria azienda si è trasferita altrove, cambiare vita può significare perdere tutto, ma anche ritrovare la speranza grazie ad un Carabiniere.

Un Carabiniere di quartiere, un appuntato molto conosciuto a Piacenza dove ogni giorno svolgeva con passione il proprio lavoro e dove è diventato, proprio per questo motivo, un punto di riferimento per la cittadinanza e per quanti lo incontrano per strada.

Proprio durante uno dei suoi consueti passaggi per le vie cittadine, nei pressi della stazione di Piacenza, aveva notato un giovane di colore senza un giubbotto nonostante il freddo e visibilmente scosso. Lo aveva poi perso di vista poco dopo, probabilmente perché si era rifugiato all’interno della stazione stessa, ma non lo aveva dimenticato.

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Qualche giorno dopo, anche per cercare il giovane di colore che aveva perso di vista, era passato nuovamente nei pressi della stazione ferroviaria. La sua costanza lo aveva premiato, il giovane era ancora alla stazione, sempre senza giubbutto e sempre più provato in viso.

Il Carabiniere di quartiere, che aveva percepito quel senso di disagio, lo aveva allora avvicinato per chiedergli qualche informazione. Probabilmente il ragazzo non aspettava altro che una parola di conforto e proprio quando l’appuntato ne aveva avuta una per lui, aveva iniziato a confidarsi. Il ragazzo aveva quindi raccontato che da 15 giorni dormiva in ripari di fortuna dopo essere stato sfrattato dalla propria casa perchè, dopo il licenziamento, non era riuscito a pagare l’affitto.

L’appuntato aveva visto giusto. Il gioovane, che fino a poco tempo prima era un onesto lavoratore della zona piacentina, era stato licenziato per una riorganizzazione aziendale e lui ne era rimasto fuori.

Il primo aiuto quel Carabiniere di quartiere lo ha dato portando il giovane, proveniente dal Burkina Fasu, in caserma dove ha personalmente provveduto a farlo rifocillare facendogli riacquistare la dignità di uomo. Ma l’aiuto non poteva essere solo momentaneo. L’appuntato, grazie alle conoscenze che aveva, cercava immediatamente una sistemazione che potesse consentire una vita dignitosa a quel ragazzo trovando ospitalità presso un rifugio della zona. Il protagonista della vicenda, elettricista diplomato e volenteroso, ha così potuto cambiare nuovamente vita ritrovando la dignitià e la volontà di cercare, al più presto, un nuovo lavoro.

Sono gesti come questi che spiegano la vera essenza di un’istituzione come quella del carabiniere di quartiere. Una figura che si muove con la gente e tra la gente, per offrire sicurezza e protezione a chiunque ne abbia bisogno, ma anche un amico, un punto di riferimento, un baluardo sempre presente a difesa della nostra tranquillità.

Una risposta a “Una nuova vita”

  1. Da sempre, ovunque e comunque, la figura del Carabiniere è sicurezza e fiducia.

    Semper fidelis, Istituzione nella quale la maggioranza dei cittadini ha fiducia e ne riceve conforto.

    GRAZIE.

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