Il mio primo servizio

Uscire dal corso allievi Marescialli e affrontare il primo vero servizio operativo e farlo, peraltro, in una situazione di particolare emergenza.

Il terremoto dell’Emilia aveva messo in ginocchio una delle zone più produttive dell’Italia, l’estate del 2012 in quelle zone è trascorsa, per molti, nei campi allestiti dalla Protezione Civile. In quei campi a garantire la sicurezza vi erano le Forze dell’Ordine che rappresentavano il segnale tangibile che, nonostante tutto, gli uomini in uniforme non avrebbero mai abbandonato la popolazione civile.

terremotoIn uno di questi campi inizia il suo primo servizio un giovane Maresciallo appena ultimato il corso. Che strano ritrovarsi dal fare l’allievo a dover garantire non solo la sicurezza, ma soprattutto sollevare il morale a persone che sono state costrette a cambiare la loro vita per la terra che ha tremato e che ha lasciato morte e distruzione alle spalle.

Ogni giorno quelle ore di servizio (sei? Otto? Dieci? Booh!) Come ricordare in quei momenti quante ore di servizio giornaliero si facevano per quella gente che ricambiava con sorrisi e stima l’impegno di quel neo Maresciallo.

Con orgoglio e fierezza indossava l’uniforme fra quella gente con tutto il peso di una responsabilità arrivata da poco, ma presente soprattutto in fondo al suo cuore fin dal primo momento in cui ha deciso di arruolarsi.

primoOrmai quel Maresciallo era diventato uno di loro, girava fra le tende del campo come si fa nelle strade del piccolo paese dove il Maresciallo o il Carabiniere della Stazione gira e saluta tutti i compaesani. Le parole ed igesti di stima ed affetto reciproci erano costanti e le giornate sembravano scorrere più in fretta.

Ma nonostante quel Maresciallo avesse da poco terminato l’addestramento alla scuola, nessuno gli aveva insegnato come comportarsi in certe situazioni. Quali? Beh, per l’ultimo giorno di servizio in quei campi un gruppo di ragazzi, dopo un affettuoso saluto, regala a quel neo Maresciallo una maglietta bianca piena di dediche sgrammaticate.

Lui però ha già capito cosa significa essere Maresciallo dei Carabinieri e commenta così quel gesto: “Altro che encomi e medaglie! La “magliettazza” bianca tutta scritta è sicuramente la più bella soddisfazione e rimarrà per molto sul muro della mia camera”. Maglietta

Come dargli torto? La soddisfazione più grande per chi ha deciso di mettere a rischio la propria vita per la gente è il grazie della gente stessa. Il primo servizio. Il primo amore non si scorda mai.