Il piccolo Carabiniere

Il piccolo Carabiniere, quando quel Carabiniere lesse per la prima volta questo accostamento non aveva idea di cosa significasse. Si trovava al computer e gli apparve quasi per caso, su facebook, quel nome.

Era a casa, leggeva e andava avanti, più leggeva e più il cuore lacrimava da solo, un bambino che aveva più o meno l’età del figlio, un bambino entrato in sala operatoria per un banale intervento, entrato col sorriso e con il pensiero verso Salvo d’Acquisto, il suo piccolo eroe. A sette anni Emanuele già conosceva Salvo, lo apprezzava e sognava già di seguire la sua strada nell’Arma dei Carabinieri. L’intervento però è drammatico. Le parole che quel Carabiniere legge non le capisce… Ma come è possibile che un bambino di sette anni entri in un ospedale sano e ne esca con gravi danni cerebrali? Non se lo spiega. Piange, si commuove. Capisce che non potrà avere quel piccolo Carabiniere fra i suoi colleghi se non con un miracolo che tutti aspettano.

Non conosce la forza di quella famiglia, della mamma, del papà, della sorella, della nonna, di una famiglia che, pur di non deludere Emanuele ha comprato un camper per portarlo in giro, per farlo avvicinare alla gente.

Facebook avvicina, si dice e così quel Carabiniere, ancora con le lacrime agli occhi, contatta la madre. Si vergogna un po’, in imbarazzo. Non la conosce, potrebbe infastidirla. Ma lei è veramente una donna forte, serena, che vive il problema di Emanuele con una forza ed un’energia veramente invidiabile. Poche parole, il racconto viene approfondito, e a quel Carabiniere viene in mente una cosa. Che potrebbe offrire lui? Una visita alla caserma dove lavora… Detto fatto… Il 9 dicembre del 2009 quel camper entra in caserma. Ad attenderlo tanti Carabinieri in uniforme che accolgono Emanuele con tutti gli onori. La nonna, il padre e la mamma, con Emanuele che viene accompagnato in caserma. Che onore… Quel piccolo grande Carabiniere era in caserma, anche loro, nel piccolo, stavano cercando di onorare un collega, così lo definiscono.

Il piccolo CarabiniereLe parole di mamma e papà sono eccezionali, la forza di quella coppia è magnifica. Quel Carabiniere se ne rende conto in ogni momento mentre la visita continua all’interno della caserma.

Le belle cose durano poco, nessuno ha informato la stampa! La visita non è un modo per fare pubblicità, era solo un modo per conoscere quel piccolo collega la cui foto in uniforme fa sempre piangere quel Carabiniere ogni volta che la vede. Le foto, un saluto, un arrivederci a presto.

A presto quando? Il 2011 è l’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quel Carabiniere è ora coinvolto, anzi, ha proposto una bella iniziativa: una marcia della cittadinanza fra i luoghi che testimoniano l’Unità d’Italia in quel paese.

Chi chiamare per aprire la marcia? Loro… Emanuele, la mamma e il papà quel 2 giugno tornano in città, parcheggiano e aprono il corteo. Niente è più bello di poter vedere gli occhi dei suoi genitori e gli occhi di Emanuele che partecipa all’iniziativa.

La marcia con la loro presenza è veramente solenne, quel piccolo Carabiniere ha veramente fatto quanto viene richiesto ad un Carabiniere. Aprire una manifestazione solenne.

Eventi e occasioni per ritrovarsi non ce ne sono stati più, ma quella storia e quel rapporto fra il Carabiniere ed il piccolo Carabiniere è rimasta nel cuore.

E adesso chi non conosce Emanuele può conoscerlo qui: http://salviamoemanuele.blogspot.it/

3 Risposte a “Il piccolo Carabiniere”

  1. quell’ufficiale in divisa vicino Emanuele mi sembra di conoscerlo, bravo, gesti come questi non dovrebbero mai essere dimenticati…..

  2. Una storia veramente triste … che lascia l’amaro in bocca! Un grazie a questo cc dal gran cuore.

  3. Maggiore come sempre una storia bellissima <3 le altre sere gli angeli erano i tuoi colleghi ma stasera l' angelo in assoluto sei tu' …grazie di cuore che dio ti benedica sempre per quello che fai e hai fatto per questo piccolo angelo che sognava di diventare carabiniere..il destino avvolte e beffardo e crudele…ma vedere la tua foto con EMANUELE ..mi gioisce il cuore e nello stesso tempo le lacrime non cessano di scendere..mio dio quando dolore questo povero piccolo e la sua famiglia..ma PER FORTUNA A INCONTRATO TE' MAGGIORE e tutti i CARABINIERI che non lo faranno mai mai sentire solo ..grazie grazie infinitamente grazie per cio' che hai fatto per EMANUELE <3 LO DICO SEMPRE IO GLI ANGELI ESISTONO SONO I CARABINIERI D' ITALIA ONESTI <3

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