L’attività che svolgono le Forze di Polizia è legata alla protezione della gente, al sostegno delle persone, alla garanzia che si possa vivere giornalmente in ambienti sicuri e ordinati grazie proprio all’impegno diuturno delle Forze di Polizia.
Per svolgere al meglio le proprie attività, è fondamentale avere il sostegno della gente di cui ci si preoccupa quotidianamente. Un sostegno che può essere morale ma che spesso diventa un sostegno anche materiale e diretto ai singoli operatori delle Forze di Polizia.
Torniamo indietro al luglio del 2001, al periodo del G8 di Genova e alle immagini di distruzione selvaggia che ciascuno di noi ha potuto osservare o direttamente o tramite l’occhio attento delle telecamere.
Molti degli eventi sono stati oggetto di indagini, polemiche e discussioni, ma un dato risulta innegabile: il sostegno della città di Genova e dei genovesi alle Forze di Polizia e ai Carabinieri nel caso specifico.
Le manifestazioni di piazza si susseguono una dopo l’altra, alcune pacifiche, altre violente. Gruppi di teppisti mettono a ferro e fuoco la città e per i Carabinieri impegnati a Genova è una corsa continua da una parte all’altra di una città che fatica a reggere l’evoluzione dei fatti.
Si corre cercando di salvaguardare i cittadini e le loro proprietà e si resta basiti quando le auto di gente comune, di gente che magari doveva ancora finire di pagarle, vengono date alle fiamme.
Tutti con la maschera indossata a proteggersi dai lacrimogeni che, per quanto diretti verso i manifestanti, lasciano comunque i loro effetti anche su coloro che li lanciano. Sul momento la stanchezza sembra non esserci, ma col passare del tempo la maschera amplifica e la difficoltà di respirare rendono ancor più dura ogni azione.E così, al termine di una giornata infernale, arriva per i Carabinieri il sostegno della gente. La zona attorno a loro è devastata, degna di un film da guerra dopo il passaggio dei bombardieri. Pian piano, cessati i pericoli, la gente inizia a scendere in strada e a dare il proprio sostegno ai Carabinieri. Chi porta da bere, chi porta da mangiare, chi offre addirittura casa propria ai militari per fare una doccia. Gesti di persone comuni che vedono nei Carabinieri la loro salvaguardia, vedono in loro un uomo in uniforme che è lì per loro e come tali sono trattati.
Un sostegno che quei Carabinieri, ancora oggi, non dimenticano e che, sebbene l’occhio delle televisioni non è arrivato a percepirlo, è stato un sostegno che ha supportato non solo il fisico, ma soprattutto l’anima di quegli uomini in uniforme.
I Cittadini Onesti e con il Buon Senso staranno sempre dalla parte dei Carabinieri Onesti e con il Buon Senso ! Grazie per la tutela che ci conferite e per questa Bellissima Storia Tenente Colonnello Francesco – ” E = m c 2 ” – 🙂 (y)