Un passaggio importante

Quanto vale dare un passaggio ad una persona in difficoltà? Quante vale dare quel passaggio anche se non dovuto ma comunque in piena linea con quello che pensi del tuo ruolo di Carabiniere? Perché a volte anche un semplice passaggio può cambiare la serata, e perché no la vita, di una persona.

Bassa Pianura Padana, nel lodigiano un treno diretto a Piacenza si ferma in una stazione di campagna. Sono le 23.00 e non ci sono né altri mezzi né taxi che possono allietare il disagio dei passeggeri costretti a scendere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sul posto, per verificare la situazione ed allentare eventuali soccorsi si reca un giovane capitano unitamente ad un proprio collaboratore. La situazione è serena, tutti sono ormai rassegnati e stanno aspettando amici e/o familiari che garantiranno loro quel passaggio necessario a terminare la giornata, magari dopo un’intensa attività di lavoro.

In breve tempo, appena 45 minuti, il piazzale della stazione è libero. Il treno è sempre fermo sul binario morto in attesa di essere rimorchiato e il capitano pensa allora che la presenza dell’Arma non è più necessaria.

Proprio mentre stava andando via, però, nota una signora anziana con un uomo con evidenti problemi di deambulazione seduti su una panchina. Sembrano in attesa di qualcosa che mai arriverà. Il capitano si avvicina a quella signora e chiede: “Signora, attende qualcuno che la porta a casa?”. Purtroppo la risposta non è quella attesa. La signora stava si attendendo, ma il treno del mattino successivo. Non avevano amici, non avevano parenti, l’unica loro possibilità per tornare a casa era quella di attendere il treno successivo, senza sapere che sarebbe però arrivato solo dopo almeno 5 ore.

Difficile descrivere il volto della signora e del figlio (invalido) che stava con lei non appena appreso che non ci sarebbero stati più treni fino al mattino successivo. Non c’era disperazione in quei volti, non c’era rabbia, c’era una profonda stanchezza e un senso di paura e di angoscia.

Il capitano non ci riflette neanche un attimo e offre loro un passaggio sull’auto di servizio. Non ci sono vincoli, non ci sono limiti, non vi sono timori inutili. La signora e il figlio sono in evidente difficoltà e l’Arma ha un preciso ruolo: aiutare le persone in difficoltà. Il volto di quelle due persone torna a sorridere, un semplice passaggio sta cambiando loro la giornata e, come detto prima, forse anche la vita.

In pochi minuti sono a Piacenza, la signora vorrebbe sapere chi ringraziare ma il capitano si limita a dire di ringraziare l’Arma perché quella sera era lui presente ma quel passaggio era dell’Arma non del capitano.

Lasciata quella coppia, si torna a casa. Un piccolo gesto che non occorre raccontare, un piccolo gesto inusuale ma che rende più di tante altre cose, rende per un semplice, scarno, passaggio…

 

 

3 Risposte a “Un passaggio importante”

  1. Il senso di essere un Carabiniere sta tutto qua… In questi piccoli, immensi gesti.
    Grazie sconosciuto Capitano, grazie a tutti Voi, Ragazzi e Ragazze!

  2. Come sempre i Carabinieri Onesti e col Buon Senso della Arma sono quelli a fare la differenza anche nelle piccole cose ! Come Te che ce le racconti da sempre Colonnello Francesco – ” E = m c 2 ” – con Passione e Buon Senso : oltre che con Altruismo ! Congratulazioni per questa Piccola ma semplice e Bellissima Storia e buonanotte 🙂

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